Baluardo Silvestre, Palombo in ombra, Eder pungente

02.12.2014 00:21 di  Rudy Maccherozzi  Twitter:    vedi letture
Baluardo Silvestre, Palombo in ombra, Eder pungente
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La Sampdoria sfiora il terzo posto, sfumato nei minuti di recupero di Sampdoria-Napoli, terminata 1-1. Succede tutto nel secondo tempo: Eder porta in vantaggio la Samp, ma il Napoli agguanta il pareggio nel finale con Zapata, entrato da poco, nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione di Koulibaly. Vediamo nel dettaglio il pagellone dei blucerchiati.

Romero 6: compie interventi sostanzialmente di ordinaria amministrazione, a parte un’ottima uscita bassa su Higuain nel primo tempo. Incolpevole sul goal.

De Silvestri 6: buon rendimento in copertura, lo si vede poco in fase di spinta. Nel secondo tempo la sua prestazione cala lievemente.

Silvestre 6,5: buona prova del centrale argentino, che svetta su tutti i palloni alti e costituisce un baluardo difficile da saltare.

Romagnoli 5,5: al rientro dall’infortunio, Mihajlovic lo schiera titolare al posto di capitan Gastaldello. Non riesce in più occasioni a tenere a bada Higuain, cliente di certo non facile, ed ha qualche responsabilità sul goal, dove si stacca repentinamente dalla marcatura su Zapata per andare su Higuain.

Mesbah 6: buona prova del terzino algerino soprattutto nel primo tempo, dove fornisce una buona dose di spinta in fase offensiva. Nel secondo tempo si lascia andare a qualche errore di troppo, come un passaggio azzardato verso il centro che ha scaturito un pericoloso contropiede avversario. Inoltre, gli spetta una quota percentuale di colpa sul goal del pareggio, per una marcatura forse troppo leggera.



Obiang 6: buona prova del centrocampista spagnolo, che cerca di dare il suo contributo in svariate zone del campo. L’ammonizione lo condiziona, e Mihajlovic decide di lasciarlo negli spogliatoi a fine primo tempo.
(46’ Duncan 6: fornisce una buona dose di quantità al centrocampo blucerchiato, e fa vedere buone cose anche dal punto di vista tecnico, giocando con grande personalità. Un ottimo spunto al limite dell’area di rigore avversaria gli ha consentito di andare vicino al goal sul finale di partita, e sarebbe stata una rete importantissima che probabilmente avrebbe chiuso la gara).

Palombo 5,5: il veterano del centrocampo della Sampdoria è apparso un po’ in ombra questa sera rispetto alle precedenti occasioni. Sbaglia diversi lanci lunghi, che solitamente sono il suo piatto forte. Bravo in fase di rottura del gioco in alcune occasioni, ma non basta.

Rizzo 6: non ha doti tecniche eccezionali, ma una grande forza fisica e personalità, che gli consentono di sgusciare via all’avversario in più occasioni. Recupera anche qualche buon pallone.
(79’ Gabbiadini 6: nel quarto d’ora disputato, da segnalare solamente una bella punizione deviata in corner da Rafael).

Soriano 6,5: rispetto alle gare precedenti, parte come trequartista agendo tra centrocampo ed attacco. Offre buoni spunti nella manovra offensiva, e garantisce buona copertura e aiuto al centrocampo. 
(71’ Krsticic 5,5: viene inserito da Mihajlovic per sostituire Soriano, ammonito, e dare energie fresche al centrocampo. Invece, è apparso giù di tono e troppo debole per arginare le avanzate avversarie).

Eder 7: in occasione del goal del momentaneo vantaggio, si gira alla grande in una porzione ridotta di campo e densa di avversari, e fa partire un destro potente e preciso nell’angolino della porta del Napoli. Inoltre, costringe Koulibaly a commettere due falli da ammonizione e la conseguente espulsione del difensore.

Okaka 6,5: difende ottimamente il pallone in più occasioni, ingaggiando un arduo duello fisico con i difensori del Napoli. Buona la sua prova, anche se lo si vede pericoloso in zona goal in poche occasioni.

Mihajlovic 6,5: rivoluziona la squadra partendo dall’inizio con il 4-3-1-2, utilizzato in precedenza solo in alcuni scampoli di partita. Aveva chiesto più cattiveria ai suoi ragazzi, e i giocatori hanno ricambiato con una prova poco tecnica, ma molto maschia. C’è grande rammarico per il goal subìto nel finale, ma una base sempre migliore sulla quale impostare i prossimi impegni.