Voglio una vita...blucerchiata. Auguri a Vasco Regini

09.09.2014 00:00 di  Serena Timossi  Twitter:    vedi letture
Voglio una vita...blucerchiata. Auguri a Vasco Regini
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

La scorsa stagione è stata da incorniciare per Vasco Regini, che sul campo è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante alla prima esperienza in Serie A con la guida tecnica di Sinisa Mihajlovic, mentre fuori dal rettangolo di gioco attende con la compagna Federica il primo erede di famiglia, che verrà alla luce nei prossimi mesi. Un momento magico a livello professionale e personale, con la società blucerchiata pronta a confermarlo lo scorso giugno, riscattandone la seconda metà del cartellino dall'Empoli.

Buona parte del percorso di Regini somiglia a quello di molti altri giovani calciatori, cresciuti nelle giovanili della squadra della loro città natale (in questo caso Cesena), affacciatisi in prima squadra (una decina di presenze in bianconero tra 2007 e 2009) e notati da club di serie A che si sono fatti avanti dopo averne monitorato le prove in cadetteria. La Samp è comparsa nella vita del difensore cesenate nel gennaio 2009, acquisendolo in prestito con diritto di riscatto della metà, che fu esercitato in estate. L'esordio in blucerchiato negli ultimi minuti della gara casalinga con la Reggina (5-0), fu seguito da una stagione in prestito al Foggia di Zdeněk Zeman in Prima Divisione . Il tecnico boemo lo schierò come terzino sinistro in 31 occasioni e il Cesena a fine stagione ne cedette la propria metà all'Empoli. Proprio l'Empoli e la cadetteria si rivelarono un'ottima palestra per il difensore, che nell'arco di due stagioni registrò una grande crescita, tanto da indurre la Samp a rinnovare la comproprietà e ad aggregarlo alla rosa di mister Delio Rossi.

La seconda parte della strada di Vasco, però, differisce dal percorso di molti giovani colleghi, ai quali spesso non viene dato spazio o, peggio, a cui non viene dato il tempo di crescere ed esprimersi, dimenticando che si raggiunge la maturazione soltanto imparando dai propri sbagli e acquisendo sicurezza partita dopo partita. Sarà con Mihajlovic, un tecnico particolarmente abile nel tirare fuori il meglio dai giovani, che Regini troverà la giusta collocazione, come terzino sinistro sovvertendo le gerarchie, con Andrea Costa relegato in panchina, e il modulo più adatto per esprimersi, potendo agire spesso come cursore di fascia, sfruttando la sua forza fisica e la sua capacità di spinta. La parabola ascendente della seconda parte di stagione gli è valsa la riconferma ed oggi il neo ventiquattrenne Vasco Regini è interamente di proprietà blucerchiata e pronto a vivere nuove esperienze con la maglia della Samp.

L'avvio dell'attuale campionato non è stato quello che auspicava; schierato centrale difensivo a causa di assenze per infortunio e mercato da completare al momento della partita con il Palermo, ha trovato un Dybala in grande spolvero, che ha faticato a contenere, e ha rimediato un'espulsione (a onor del vero particolarmente dubbia visto che il pallone, prima di colpire il suo braccio era rimbalzato sul terreno di gioco). Ciononostante, Regini resta uno dei giovani più interessanti in casa blucerchiata, un ragazzo umile e con la testa sulle spalle che in estate ha dichiarato: “Non vedo l'ora di rimettermi al lavoro per poter continuare il percorso”. L'augurio (visto che il nostro “Vado al massimo” della scorsa stagione era stato di buon auspicio), parafrasando nuovamente il cantante di cui porta il nome, più che di una “Vita spericolata” è di una vita... blucerchiata, costellata di molte piccole grandi soddisfazioni.