Una Maxi-rivincita. Auguri alla "Galina de oro" rinata nel derby

03.04.2014 00:00 di  Serena Timossi   vedi letture
Una Maxi-rivincita. Auguri alla "Galina de oro" rinata nel derby
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

“Il destino mescola le carte, noi le giochiamo”. Il protagonista della favola blucerchiata di oggi è un centravanti argentino arrivato sotto la Lanterna in qualità di titolare dell'attacco blucerchiato nell'estate 2012, determinato a contribuire alla salvezza della Samp trascinandola con i suoi gol, come aveva fatto qualche stagione prima alle pendici dell'Etna. La prima rete in campionato al “Ferraris” ai danni del Siena e la doppietta di Pescara lasciano presagire un futuro costellato di esultanze e sorrisi.

L'imprevisto si presenta sotto forma di infortunio al menisco del ginocchio sinistro, a poco più di due mesi di distanza dalla prodezza sotto la Nord. Un destino beffardo, che nel frattempo vede esplodere il talento del giovane Icardi, eroe a sorpresa nella stracittadina, che si guadagna il posto da titolare in sua assenza e con i suoi sigilli aiuta la Samp a raggiungere la quota salvezza. Maxi, il nostro protagonista, non perde il sorriso e impartisce consigli al compagno di squadra, al quale lo lega un rapporto d'amicizia, fino al termine della stagione. Il diritto di riscatto, fissato a 6 milioni dopo il prestito oneroso di 2,5, per comprensibili motivi economici non viene esercitato dalla società e l'attaccante argentino fa ritorno a Catania. Resta una sensazione di incompiutezza, quasi un cerchio non chiuso, per quello che avrebbe potuto essere e non è stato. In molti si chiedono cosa avrebbe potuto fare per la Samp quel giocatore dall'originale chioma bionda se i problemi fisici non si fossero frapposti.

Certe storie, però, sono destinate ad avere un seguito, inatteso e sorprendente. Maxi Lopez nel gennaio 2014 torna alla Samp, in punta di piedi in una finestra di mercato in cui un tourbillon di attaccanti era stato accostato ai blucerchiati, ma il suo nome non rientrava nei rumors, che lo vedevano soprattutto al centro del mercato estero. Le condizioni economiche sono di gran lunga più vantaggiose rispetto a quelle del suo primo incontro con Genova: prestito con diritto di riscatto fissato a un milione e mezzo.

Maxi è reduce da un periodo particolarmente difficile a livello familiare e professionale, ma nel colloquio con Mihajlovic dimostra una grandissima voglia di riscatto, che induce il tecnico serbo ad accettare quella che per molti è una scommessa, ma non per lui. “Quando non ho avuto più niente da perdere, ho ottenuto tutto”, scriveva Coelho, e il centravanti argentino mette in ogni allenamento intensità e grinta, inducendo il mister a schierarlo immediatamente titolare nel Derby della Lanterna del 3 febbraio. Pochi giri d'orologio e a tutti è evidente che Maxi Lopez è tornato in grande stile, lottando su ogni pallone, dimostrando una condizione atletica ben lontana da quella di un giocatore ultimamente relegato in panchina, la consueta tecnica invidiabile e  un susseguirsi di contrasti, pressing e prezioso lavoro difensivo che ubriaca la malcapitata retroguardia rossoblù. E’ il 24’ del primo tempo quando un lungo lancio di Mustafi pesca Maxi Lopez, che scambia con Eder e chiude il triangolo calciando di controbalzo a incrociare sul secondo palo, sotto la Sud, trafiggendo Perin e annichilendo i sostenitori rossoblù. I tifosi blucerchiati esplodono in un boato e Maxi si lascia andare ad un'esultanza liberatoria, che segna un nuovo inizio, o meglio, riprende quel cammino interrotto sul selciato blucerchiato, aprendo nuovi orizzonti.

Maxi Lopez oggi è un giocatore ritrovato sotto tutti i punti di vista: le sue prestazioni sono sempre intense, generose e preziose tatticamente, ogni pallone viene giocato con intelligenza, il feeling con i compagni di reparto è ottimo. Manca soltanto la gioia personale; quindi il nostro augurio nel giorno del suo 30° compleanno non può che essere di gonfiare presto di nuovo la rete e di far esplodere d'entusiasmo la Sud come nella piovosa sera che ha battezzato il suo ritorno. Non sappiamo quali strade si apriranno davanti a noi, ma quando il destino ci riserva una seconda occasione non dobbiamo lasciarcela sfuggire e la Galina de oro, questa volta, è intenzionata a mostrare orgogliosamente a lungo la cresta bionda all'ombra della Lanterna.