Più di ieri meno di domani. Auguri a Enrico Dordoni

15.05.2011 08:00 di  Serena Timossi   vedi letture
Più di ieri meno di domani. Auguri a Enrico Dordoni
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© foto di Giulia Prosperi

Oggi siamo abituati a conoscerlo anche come opinionista televisivo competente e dai modi pacati e signorili, ma Enrico Dordoni è stato innanzitutto il calciatore tutto grinta e polmoni che ha indossato a più riprese la casacca della Samp negli anni ’60, dopo essere cresciuto proprio nel settore giovanile blucerchiato.

Genovese, classe 1941, Dordoni debutta in prima squadra nel 1961, collezionando 10 presenze nell’arco della stagione. Per via della giovane età sono necessarie un paio di “esperienze formative” con le maglie di Lucchese e Vis Pesaro, dalle quali rientra nel 1964. Talvolta impiegato in mediana, si afferma però come difensore, conquistando la titolarità grazie a prestazioni sontuose e di carattere.

Dopo la stagione ’64-’65, caratterizzata da una salvezza sofferta e dall’avvicendamento Ockwirk-Baldini in panchina, il campionato seguente è segnato da una retrocessione in cui gli errori arbitrali peseranno come macigni. Dordoni non abbandona la causa blucerchiata e la squadra conquista la promozione al primo colpo, grazie anche ad alcuni giovani di prospettiva acquistati in estate, tra i quali figura Bobo Vieri.

Al termine della sua quarta stagione in blucerchiato da terzino destro titolare, il giocatore genovese si trasferisce a Bergamo, scendendo in campo con la Dea appena 13 volte, per poi tornare all’ombra della Lanterna nel campionato ’69-’70, in cui non sarà mai schierato, mentre la società blucerchiata, dopo un pessimo avvio, riuscirà a raggiungere il quartultimo posto grazie ad uno straordinario girone di ritorno. Il ritiro dal calcio professionistico avviene nel 1972, al termine di due stagioni con la casacca dello Spezia.

Dordoni continua ad avere a cuore la Sampdoria e a viverla con la stessa partecipazione e passione di un tifoso. 111 partite in maglia blucerchiata sono incancellabili e le emozioni scritte insieme rappresentano un album di ricordi che fa sempre piacere sfogliare e rivivere nel presente. Perché l’attaccamento verso quei colori unici continua a crescere giorno dopo giorno.