Per riprendere quota. Auguri a Emiliano Viviano

01.12.2015 00:00 di Serena Timossi Twitter:    vedi letture
Per riprendere quota. Auguri a Emiliano Viviano
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

La classifica non è rassicurante e volgendo lo sguardo alle proprie spalle la Sampdoria in questo momento trova dietro di sé sei squadre di cui una a pari punti, a due sole lunghezze dal baratro della cadetteria. Una posizione che probabilmente non rispecchia il reale valore della rosa e proprio per questo deve far riflettere società e nuovo tecnico, alle prese con un'eredità complessa.

Fino alla partita con il Milan, Emiliano Viviano era stato uno degli elementi dal rendimento migliore migliore, raramente colpevole sulle reti subite (ben 22 a fronte di 20 goal realizzati) e spesso autore di prodezze salva-risultato. Nel buio di S. Siro, il portiere toscano è caduto nella rete in cui i suoi compagni si dimenavano già da diverso tempo, commettendo una leggerezza in fase di rilancio che ha causato il terzo sigillo rossonero.

L'estremo difensore, che proprio sotto la Lanterna ha conosciuto un nuovo splendore, riacquisendo sicurezza e fiducia dopo un periodo travagliato e diventando un beniamino della gradinata, ha oggi un compito fondamentale: dettare ai compagni, insieme ai veterani e ai giocatori blucerchiati più rappresentativi, le regole per risalire. Un vademecum in cui, oltre al fondamentale richiamo della preparazione per il quale bisognerà attendere ancora qualche settimana, una delle voci principali è il lavoro sull'aspetto psicologico. Il carattere che la Samp deve mostrare per risalire la china e tornare in una posizione più consona alle aspettative di inizio stagione: più decisione su ogni contrasto, ma soprattutto più personalità quando occorre prendere l'iniziativa e caricarsi sulle spalle il peso della squadra. Un carattere che Viviano deve e può trasmettere anche alla sua difesa, perché i numeri del leader sono nelle sue corde.

Oggi Vivio spegne 30 candeline, con l'augurio di aiutare la Sampdoria a spiccare il volo, allontanandosi dalla zona calda. L'Aeroplanino c'è, e potrà lavorare sulle gambe, ma occorre il fondamentale contributo dei giocatori sulla testa per riprendere quota e scorgere cieli meno tempestosi.