Nessun timore e un pizzico di follia. Auguri a Emiliano Viviano

Arrivato questa estate determinato a riprendere un promettente cammino che aveva subito una battuta d’arresto, Emiliano Viviano ha saputo conquistare i tifosi blucerchiati dentro e fuori dal campo, con interventi decisivi a difesa della porta della Sampdoria e interviste cariche di energia positiva e simpatia.

Nelle ultime stagioni il nodo portiere ha occupato buona parte del mercato estivo blucerchiato, rivelando la necessità di ritrovare un numero uno affidabile e con un certo bagaglio di esperienza alle spalle per compiere un ulteriore salto di qualità. Viviano si è rivelato la scelta giusta: reattivo e felino nei riflessi, con il carisma e il piglio che occorre per guidare la retroguardia e dotato di buona scelta di tempo negli interventi.

L’infortunio al ginocchio rimediato nella trasferta di Cagliari del 19 ottobre scorso lo ha costretto ad uno stop che si è protratto fino a pochi giorni fa, quando l’ex estremo difensore di Bologna e Fiorentina ha ripreso ad allenarsi regolarmente in quel di Bogliasco, pronto a tornare sul rettangolo verde sul quale si è fatto valere anche il vice Sergio Romero, determinante in diverse occasioni durante la sua assenza.

Viviano in questi mesi si è ritagliato un ruolo importante anche all’interno dello spogliatoio, instaurando un rapporto di stima e amicizia con diversi compagni di squadra, testimoniato dalle foto pubblicate sui social network dagli stessi calciatori blucerchiati, che rimandano ad un’immagine di gruppo coeso, una sorta di “famiglia” che condivide obiettivi e valori.

Tra i suoi sostenitori più accesi non poteva mancare la vulcanica moglie Manuela, che in un’intervista rilasciata al magazine Il Pubblicista ne aveva definito la personalità utilizzando tre termini: “follia, determinazione, competizione”. Alda Merini disse: “Anche la follia merita i suoi applausi.” e  i tifosi blucerchiati sono ben lieti di riservarli a Emiliano Viviano ad ogni parata. Del resto, di citazione in citazione, il richiamo va a Steve Jobs, l’uomo che esortò ad essere affamati, ad essere folli. Viviano e compagni, guidati da mister Sinisa Mihajlovic, sono affamati di vittorie ed è quel pizzico di follia, unito al lavoro quotidiano, che consente di scendere in campo dimenticando i valori, il blasone, i fattori esterni. Senza temere nessuno.