La lunga attesa. Auguri all’invalicabile Matias Silvestre

25.09.2014 00:00 di  Serena Timossi  Twitter:    vedi letture
La lunga attesa. Auguri all’invalicabile Matias Silvestre
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© foto di Federico De Luca

Nella lunga estate di calciomercato il “nodo difensore” è stato sicuramente tra i più difficili da sciogliere. La partenza di Shkodran Mustafi, rivelazione in blucerchiato e campione del mondo con la sua Germania, destinazione Valencia, ha reso necessaria la ricerca di un giocatore affidabile da affiancare a Daniele Gastaldello al centro della retroguardia doriana. La telenovela argentina è cominciata con protagonista Walter Samuel, a lungo corteggiato, a un passo dalla Samp e poi orientatosi in un’altra direzione. Dopo di lui l’attenzione del ds Osti sembrava essersi posata su Hugo Campagnaro, ex grintoso blucerchiato, ma la pista non si è nuovamente concretizzata, soprattutto perché trovare l’accordo economico con giocatori abituati a contratti onerosi non è semplice.

Quando il campionato era ormai alle porte e il mercato volgeva al termine, ha preso corpo l’ipotesi Matias Silvestre. L’identikit corrispondeva al profilo chiesto da Mihajlovic: un difensore con un buon bagaglio d’esperienza, personalità, capacità di impostare l’azione; per di più, aveva già avuto modo di lavorare con il tecnico serbo nella straordinaria stagione di Catania. L’argentino è approdato a Genova dall’Inter a titolo temporaneo e, senza nemmeno avere il tempo di conoscere i compagni, è stato gettato nella mischia con il Palermo, in seguito all’espulsione di Regini.

Nelle successive prestazioni ha ben figurato, ritrovando lo smalto e la grinta con cui si era messo in luce ai tempi della militanza rossazzurra. Meno fortunate sono state le parentesi al Milan e all’Inter, in cui gli è mancata la continuità, con la complicità di qualche infortunio nei momenti cruciali.

Il palmarès di Silvestre è invidiabile (tre campionati argentini con il Boca Juniors, due Libertadores, una Coppa Intercontinentale, due edizioni della Copa Sudamericana e due della Recopa Sudamericana) e tra le sue migliori qualità i tifosi blucerchiati hanno già avuto modo di apprezzare lo stacco imperioso. Proprio il colpo di testa è un’arma che spesso in carriera ha sfoderato anche nell’area avversaria, segnando 13 reti nel campionato italiano.

Tra le frasi pronunciate dal difensore albiceleste ricordiamo: “Sta tutto nella testa, nella convinzione di credere di poter prendere il pallone” e a giudicare dalla sua caparbietà in campo, si tratta di un mantra che non lo abbandona mai. L’arrivo di Silvestre è stato preceduto da una lunga attesa, ma sovente i migliori affari si fanno nelle battute finali e il centrale argentino è determinato a ribadirlo.