Il potere dei sogni. Auguri al battagliero Nenad Krsticic

03.07.2014 00:00 di  Serena Timossi  Twitter:    vedi letture
Il potere dei sogni. Auguri al battagliero Nenad Krsticic
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Gli occhi lucidi, la voce leggermente incrinata da un'emozione che il volto faticava a contenere. Ricordo bene l'espressione di Nenad Krsticic quando ricominciò a calcare il rettangolo verde dopo un anno e mezzo sofferto, lottando contro un linfoma aggressivo fortunatamente scovato in tempo dallo staff medico blucerchiato. Aveva 18 anni, Nenad, eppure non si perse d'animo, un giovanissimo guerriero con un sogno a cui aggrapparsi con tutte le proprie forze: quello di tornare a calciare il pallone e magari un giorno debuttare in Serie A.

Oggi il centrocampista serbo compie 24 anni e può essere orgoglioso del suo cammino: ha saputo guadagnarsi un posto nel cuore dei tifosi blucerchiati e rappresenta uno dei talenti della Sampdoria, di cui veste con determinazione e umiltà la maglia nella massima serie, dopo l'esperienza in cadetteria della stagione 2011/2012. Fuori dal rettangolo di gioco, il matrimonio con Jelena e un bambino in arrivo lo hanno riempito di gioia.

Grintoso ma leale sul campo, due stagioni fa il giocatore si è scontrato con un collega assai meno “pulito” negli interventi, che lo ha costretto ad archiviare bruscamente il campionato in seguito alla lesione del legamento astragalico, di quello peroneo calcaneare e della capsula della caviglia sinistra. Un infortunio complesso, al quale ha reagito rimboccandosi le maniche ancora una volta per tornare al più presto a disposizione del mister. Niente e nessuno poteva spezzare il sogno di Nenad, rivelazione alla prima stagione in A che aveva attirato su di sé le luci dei riflettori grazie a una serie di prestazioni che denotavano grande personalità e mezzi tecnici.

Nella stagione appena conclusasi, il rendimento di Krsticic è stato a corrente alternata, sulla falsariga dell'andamento della squadra, rivitalizzatasi con l'arrivo del tecnico Sinisa Mihajlovic. Il suo score personale è di 34 presenze tra campionato e Coppa Italia, una rete per competizione (contro Livorno e Verona), 9 cartellini gialli e 1 espulsione.

La parabola della carriera di Nenad è in piena ascesa e lungo la strada per dare forma ai suoi sogni il ragazzo di Belgrado ha incontrato un maestro come Mihajlovic, dal quale potrà apprendere ancora molto per migliorare ulteriormente. Le qualità, tecniche e umane, per crescere ci sono. E nel vortice del calcio moderno in cui si tendono a perdere di vista i valori che ci hanno fatto avvicinare a questo sport in tenera età, avere scolpito nella mente che le cose più semplici sono le più straordinarie può aiutare molto. Nenad lo sa, perché non ha mai scordato l'odore dell'erba calpestata dagli scarpini e le emozioni che un semplice pallone può trasmettere. Per il suo sogno non smetterà mai di lottare.