Equilibrio e concentrazione. Auguri a Giorgio Roselli

01.10.2010 08:00 di  Serena Timossi   vedi letture
Equilibrio e concentrazione. Auguri a Giorgio Roselli
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© foto di Federico De Luca

Il 1° ottobre di cinquantatré anni fa nasceva Giorgio Roselli, indimenticato centrocampista blucerchiato per quattro stagioni tra il 1978 e il 1982. In occasione della lieta ricorrenza facciamo un tuffo nella realtà di allora, quando la Samp lottava per riemergere dalla serie B e nessuno poteva immaginare che quegli anni duri sarebbero stati il preludio di un decennio d’oro di trionfi e soddisfazioni.

L’esordio tra le fila della Fortis Spoleto nel 1973, l’importante avventura milanese sponda nerazzurra durata tre stagioni e una breve parentesi di sole tre presenze nel Lanerossi Vicenza sono le esperienze che precedono l’arrivo in blucerchiato di Roselli.

Il campionato della Samp ’78-’79 è senza infamia né lode, chiuso a centro classifica a nove lunghezze dalla promozione in A e tre punti dalla retrocessione; nell’arco della stagione, oltre a Roselli, si mettono in luce Chiarugi e De Giorgis in attacco, mentre Romei fa mostra della sua grinta nella retroguardia.

La stagione successiva è segnata dall’arrivo ai vertici societari di Paolo Mantovani, che inizia a porre le basi per la risalita. La Samp termina settima a quattro punti di distanza dal traguardo della massima serie e Roselli è il protagonista del derby del 16/03/1980: la partita comincia in salita per la squadra blucerchiata in seguito alla rete di Gorin al 21’; la risposta doriana giunge nove minuti dopo ed è firmata Sartori. Nella ripresa Giovannelli porta nuovamente in vantaggio i rossoblù, ma la Samp è coriacea e trova la giusta reazione e il pari con Genzano. Al 65’ calcio di punizione per la Samp: Roselli si incarica della battuta e la sua parabola conduce la squadra allenata da Toneatto al successo per 3-2.

Lo stesso Roselli nel raccontare quel magico pomeriggio sottolinea di non essersi accorto immediatamente della valenza speciale del suo goal. Soltanto dopo aver visto il solitamente composto Toneatto e il Presidente esultare sotto la Sud ebbe la percezione delle emozioni che quella rete aveva generato nei tifosi e negli stessi componenti della società. 

Ci vorranno ancora due stagioni perché la nuova Samp targata Mantovani possa conquistare la serie A e Roselli la accompagnerà nel cammino, prima sotto la guida tecnica di Riccomini poi di Ulivieri. A promozione acquisita il centrocampista di Montone passa al Bologna e successivamente vestirà le casacche di Pescara, Bari, Taranto e Alessandria.

Roselli è rimasto nel mondo del calcio, intraprendendo la carriera da allenatore proprio nell’Alessandria. Tra le tappe più importanti figurano le quattro stagioni sulla panchina della Cremonese con cui centrò l’obiettivo serie B con due promozioni consecutive. Dopo la meno fortunata esperienza a Grosseto e la successiva nel Bassano Virtus, oggi l’ex blucerchiato guida il Lecco in Lega pro Prima Divisione.

La marcia in più di Roselli, evidenziata dalla sua prestazione nella stracittadina del marzo 1980 e, più in generale, dalla maggioranza delle partite disputate in carriera, è stato l’equilibrio caratteriale. Una freddezza che gli consentiva di concentrarsi sulla gara senza farsi influenzare eccessivamente dalle pressioni esterne. La stessa concentrazione che, da vero uomo di calcio, cerca di infondere oggi nei propri giocatori.