MUSEOSAMPDORIA.COM: Sampdoria - Juventus

20.08.2013 19:30 di  Maurizio Medulla   vedi letture
MUSEOSAMPDORIA.COM: Sampdoria - Juventus

Si ricomincia. ultima di campionato con i campioni d’Italia, e prima di campionato sempre con la vecchia signora scudettata. La Juve è sempre la Juve, squadra che non regala mai nulla, la Samp sulla carta parte svantaggiata ma la palla resta rotonda.

Si ricomincia, come quel 12 settembre del 1982, la Sampdoria milionaria di Paolo Mantovani ritorna in serie A, avvalendosi fra le sue fila di giocatori del calibro di Brady, ex bianconero, di Trevor Francis e di un giovane Roberto Mancini grande promessa del calcio italiano.

Una giornata stupenda di splendido sole e la cornice quella delle grandi occasioni. L’Italia campione del mondo in Spagna, la Samp che ritorna sul grande palcoscenico del calcio che conta, la Juve di Monsieur Platini.

Una cornice di 50.000 sugli spalti. La giornata inizia presto, una giornata aspettata oltre 1700 giorni a girovagare per l’Italia sui campi di seconda serie. Arrivo allo stadio presto e come al solito gli amici di sempre, i racconti delle vacanze, il pensiero alla nostra Sampdoria, agli investimenti di Paolo a quale formazione penserà Ulivieri.

Entro prestissimo, non ce la faccio più, la Sud strabocca di gente e di bandiere, fa caldo e la tensione aumenta il sudore. Gli sfottò di rito e il tempo non passa. Finalmente sono le 14,30 e Bulova sancisce l’inizio della partita. Le squadre in campo agli ordini dell’arbitro Mattei di Macerata.

La Samp gioca bene, di rimessa su una Juve che cerca di tenere in mano il pallino del gioco. Brady e Scanziani due giganti a centrocampo, bravo il ragazzino lotta, difende e tiene palla e Trevor fa impazzire la difesa bianconera. Giochiamo bene, giochiamo alla pari.

Finisce il primo tempo, 45 minuti sono passati, passione sofferenza ma siamo ancora sullo zero a zero.

Si ricomincia con la Juve che cerca di chiudere attaccando verso la nord. Occasionissima per loro, accidenti che paura. Riparte l’azione dalla nostra area, è il minuto 67, credo che sia Casagrande che lancia una palla in corridoio a centrocampo con Mauro Ferroni che si lancia, Ulivieri: “E’ pazzo, dove vai ? dove vai?”

Ferroni è partito in mezzo, Platini cerca di fermarlo ma Mauro ha le ali ai piedi, 10 metri dal limite dell’area sotto la sud e parte una fucilata di collo, di punta che va ad insaccarsi all’angolo basso alla destra di Dino Zoff.

Minuto 67’ la Sampdoria è in vantaggio. Un gregario col numero due ha portato la Sampdoria in vantaggio. Non riesco a descrivere le mie emozioni, la Sud è in delirio, impazzita di gioia, il grido Doria, Doria rimbalza contro i vetri del Biscione e sulla ristagna del Bisagno.

23 minuti di grande passione, la Juve attacca e il tempo non passa mai. Lo stadio un ribollire di voci che gridano per il Doria. Dai che è finita, fischia !!

Mattei fischia la fine della partita e io crollo sui vecchi gradini di cemento del Ferraris, è finita, abbiamo battuto la “vecchia signora”. Gente che piange, che si abbraccia, i giocatori con Renzo sotto la Sud, Chiappuzzo e Stagno che ormai erano impazziti di gioia. Una gioia enorme, la gente in delirio felice, felice per il Doria.

Non dimenticherò mai quella giornata, le braccia al cielo di Trevor e Liam, non dimenticherò mai quella splendida giornata di sole settembrino.

Sabato ore 20.45 si ricomincia, sempre la Juve, sempre la Samp, sempre presenti per Lei, per quella splendida ragazza di 67 anni.

Buona Sampdoria a tutti.

© foto di www.museosampdoria.com
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