ESCLUSIVA SN - 1946, Nuti: "Skoglund: capelli biondi al vento e quel movimento leggiadro"

28.10.2014 19:46 di Diego Anelli   vedi letture
ESCLUSIVA SN - 1946, Nuti: "Skoglund: capelli biondi al vento e quel movimento leggiadro"
© foto di Sampdorianews.net

Karl Lennart Skoglund rappresenta uno dei giocatori tecnicamente più forti che hanno mai indossato la nostra maglia. Dal 1959 al 1962 ha talmente incantato i tifosi di quell'epoca, che i loro racconti sono ancora d'attualità ai nostri tempi. Per conoscere meglio le sue caratteristiche e ricordare le giocate del campione svedese, per il tradizionale appuntamento di Sampdorianews.net con 1946 abbiamo avuto il piacere di contattare in esclusiva il giornalista Beppe Nuti:

"Mi fa davvero piacere soffermarmi su Skoglund, in quanto era un giocatore eccezionale e amavo molto quel periodo della Sampdoria. Peccato che sia stato molto sfortunato, mi dispiace davvero, il vizio dell'alcool ha purtroppo provocato una morte prematura.

Era un nazionale Svedese, a quel tempo arrivarono in Italia giocatori eccezionali come ad esempio Liedholm. Skoglund giocava in maniera superlativa, con i suoi capelli biondi al vento, un piede eccezionale, peccato soltanto per quel vizio che lo portò ad offrire un rendimento altalenante, tra partite eccezionali e prove al di sotto delle sue potenzialità, ma stiamo sempre parlando di un Nazionale, un giocatore dalla grandissima tecnica individuale che giocò in squadre europee di primo piano.

Si trattava di una vera mezzala, aveva l'invidiabile dote di mettere in una frazione di secondo il proprio compagno davanti al portiere, qualcuno potrebbe sostenere che si trattava di un calcio diverso e più lento rispetto a quello odierno nel quale invece di piedi buoni se ne vedono però sempre meno. Possedeva l'intuizione giusta, il momento per l'ultimo passaggio, quello decisivo, era difficile marcarlo perchè aveva la capacità di nascondere il pallone all'avversario. A torto qualcuno sosteneva che si trattava di giocatori a fine carriera, invece Skoglund, come altri, fecero ottime cose alla Sampdoria, basti ricordare anche Ockwirk.

Quando Nacka era in giornata, nella vecchia Sud dove si andava ancora in giacca e cravatta lo ammiravano estasiati, l'unico difetto una certa incostanza. I ricordi su Nacka sono innumerevoli. Non faceva moltissimi goal, ma erano sempre di ottima fattura. Ricordo un Roma – Sampdoria, nel quale superò due uomini al limite, poteva tranquillamente concludere in porta, invece realizzò un assist perfetto credo per Firmani, evidenziando un grande altruismo a favore di un compagno in corsa per la classifica cannonieri.

A Torino contro il Toro realizzò un goal formidabile, partendo da centrocampo con quel movimento leggiadro, un'andatura che qualcuno poteva definire “caracollante”, ma era dotato di una grande progressione, concluse dal limite, un tiro molto potente che superò il n°1 granata in una serata piovosa, uggiosa.

Erano tempi caratterizzati da numerosi giocatori dai piedi buoni anche nelle squadre non in lotta per la vittoria del campionato, campioni in grado di fare male alle difese avversarie, belli da vedere, facevano fare un figurone anche a compagni di squadra meno dotati tecnicamente. Nella storia della Sampdoria chi me lo ricorda un po' è Vieri Padre, altro giocatore tutto genio e sregolatezza, ricordo quando si incontrava di domenica mattina o di lunedì con la sua meravigliosa Spider, era di Prato vicino a Firenze. Andò alla Juventus, con Morini che fece il percorso inverso. Morini era un giocatore attento, serio, piedi ruvidi ma collezionò tantissime presenze in Nazionale e numerosi anni alla Juventus, contrariamente a Vieri che rimase soltanto un anno in bianconero.

A Boniperti e Agnelli non piacevano molto i giocatori genio e sregolatezza che scendevano in campo con i calzettoni abbassati, fecero un'unica eccezione per Sivori. Erano anni nei quali era difficile salvarsi, campionati a 16 squadre con 2 punti per vittoria, si andava a giocare in campi duri al Sud, ma anche al Nord, ad esempio Mantova, Venezia, Trieste, realtà ora non in più a grandi livelli. Anni caratterizzati da giocatori con i piedi buoni, ricordo anche Salvi, un'ala in grado di giocare da mezzala, Frustalupi, Francesconi, ma anche i goal realizzati dal Cristin, tutto possibile grazie alle giocate dei fuoriclasse".