ESCLUSIVA SN - 1946, Lazzara: "Guerrini nell'82 fu fondamentale per il ritorno in Serie A"

06.05.2015 19:46 di  Alberto Boffano  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA SN - 1946, Lazzara: "Guerrini nell'82 fu fondamentale per il ritorno in Serie A"
© foto di Sampdorianews.net

La storia blucerchiata raccontata attraverso gli aneddoti, gli episodi, e i ricordi di chi l’ha vissuta: la nuova puntata della rubrica “1946" di Sampdorianews.net dedicata ai 68 anni della Sampdoria, ospita come narratore per l’album dei ricordi blucerchiati il giornalista di Primocanale Andrea Lazzara:

"Parlerò di un giocatore che i più giovani forse sapranno a malapena chi è, non era un campione ma è stato fondamentale per la Sampdoria del ritorno in Serie A negli anni ’80. Parlo di Giovanni Guerrini, soprannominato Mazinga perché all’epoca c’erano tutti questi cartoni animati giapponesi tra cui appunto Mazinga che era questo supereroe enorme, grosso. E lui era così, era alto 1 metro e 89 ed era, diciamo, bello pesante.

Arrivò alla Sampdoria nell’estate dell’81 nella trattativa che portò al prestito di Vierchowod alla Fiorentina, e con lui arrivarono altri giocatori come Sella e Patrizio Sala. Guerrini fu da subito titolare al centro della difesa, sia con Riccomini (l’allenatore che cominciò la stagione) sia poi soprattutto con Ulivieri. Era molto amato per il suo coraggio, la sua grande grinta, la sua determinazione e nel girone di ritorno fece un qualcosa di molto importante: la Sampdoria era lì a lottare per le prime posizioni, ma faceva fatica a entrare nella zona promozione diretta (c’erano venti squadre e ne venivano promosse tre). Gli attaccanti segnavano ma non tantissimo, tanto che il capocannoniere della Samp fu Scanziani, centrocampista, con dieci reti se non ricordo male. Guerrini fece tre goal, tutti e tre fondamentali: il primo a San Benedetto del Tronto contro la Sambenedettese. All’andata la Sampdoria aveva perso 1 a 0 a Marassi con un goal di Cagni da 40 metri, e al ritorno stava perdendo due a zero. Segnò Scanziani prima e poi Guerrini per il definitivo pareggio. Ma oltre a questo, soprattutto,  fece due goal fondamentali per la promozione: contro il Pescara ultimo in classifica, a Marassi, la partita era ferma sullo 0-0 e non si sbloccava. Poi, a un quarto d’ora venti minuti dalla fine,  segnò proprio Guerrini. E poi, alla partita prima di quella della matematica promozione, a Marassi arrivò il Perugia in cui segnò di nuovo il goal della vittoria. Si tratta quindi di tre goal veramente fondamentali.

E’ rimasto nella memoria dei tifosi sampdoriani proprio per queste sue reti e il suo grande coraggio. Tra l’altro anche l’anno dopo cominciò da titolare in Serie A. Rimase tre anni alla Sampdoria e fece un altro goal alla seconda giornata del campionato ’83-’84 in casa contro la Roma Campione d’Italia, in una partita che poi però i blucerchiati persero. Dopo queste tre stagioni lasciò la Sampdoria, ma è sempre rimasto molto legato all’ambiente blucerchiato tanto che all’ultimo raduno, nel settembre del 2012, era venuto al Teatro della Gioventù ed era stato molto applaudito. Tecnicamente non era perfetto, però avercene oggi di difensori centrali così! Giocò anche parecchie partite con la Nazionale Under 21 e una con quella Olimpica, doveva partecipare anche alle Olimpiadi di Russia dell’80 poi boicottate. E’ un personaggio magari poco conosciuto tra i più giovani che però ha fatto qualcosa di davvero importante per la Samp: come tutti i giovani ricordano il goal di Mirko Conte con il Messina che valse la salvezza in Serie B, noi ricordiamo i goal, soprattutto gli ultimi due, di quella stagione che ci riportò in Serie A".

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