Atalanta-Sampdoria 3-3, svanisce la promozione in serie A

06.08.2011 11:00 di Stefano Sommariva   vedi letture
Atalanta-Sampdoria 3-3, svanisce la promozione in serie A
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Gaetano

Giorno particolare oggi, perchè a distanza di tanto tempo, ritorna la nostra rubrica "Giocavamo insieme sempre io e te...". Ritorna perchè questa sera, alle ore 19:00 All'Atleti Azzurri d'Italia sarà di scena l'amichevole tra Atalanta e Sampdoria. Test difficile per i ragazzi di Atzori i quali dovranno dimostrare di essere in condizione per affrontare una stagione difficile e intensa, che ormai è alle porte.

Ripensando all'Atalanta possono venire alla mente alcuni match belli e spettacolari, anche se Bergamo negli ultimi anni non è stato un campo fortunato per la Sampdoria: si può pensare al 2009-2010 quando la corazzata guidata da Gigi Del Neri alla terza giornata vinse per 1-0 contro Doni e compagni grazie alla rete di Mannini nella ripresa su assist di Cassano, e si difese poi nel finale quando anche la fortuna allungò la propria mano a Castellazzi.

Si può pensare alla sfida del 1997-98, il primo anno senza Mancini, quando sempre a Bergamo si vinse per 2-0 grazie a Pierre Laigle e Vincenzo Montella. Anche lì si trattò della terza giornata, in panchina vi era ancora Cesar Menotti

Ma questa volta no, non una vittoria: siamo in B, non in A, e si può pensare anche di, quantomeno non iniziare, i racconti passati partendo da Cassano e Pazzini, Vialli e Mancini, Montella e Veron. Erano tempi diversi, quelli che più si assomigliano a quelli attuali invece risalgono alla stagione 99-00, la prima in B, quando guidati da mister Ventura pareggiammo 3-3 contro gli orobici.

Lì ci giocammo una fetta di promozione, infatti proprio da quella sera iniziò la nostra parabola discendente. Il vantaggio di Vergassola face ben sperare, Caccia replicò ma l'Atalanta era una signora squadra, poi le reti di Dionigi e Doriva fecero percepire quel profumo di serie A al primo colpo che in pochi immaginavano. All'87' Pinardi azzeccò il jolly dal limite e, al 93' Rossini gelò i tifosi doriani. 

Ripensando a quella scena, ho negli occhi la giocata alquanto inutile, purtroppo ma una delle poche, di Francesco Flachi: il nostro numero 10 cercò di andare a rete nei secondi finali sul risultato di 2-3, provando il dribblig su un avversario, invece che temporeggiare magari andando verso la bandierina del calcio d'angolo per guadagnare tempo prezioso. Perse palla una delle nostre bandiere, il goal di Rossini fu una conseguenza a quella leggerezza.

Anche questi sono tempi passati, intendiamoci, ma si assomigliano certamente di più a quello che si sta vivendo attualmente, ovvero la cadetteria, rispetto ai precedenti appena accennati. Ore 19:00 il fischio d'inizio, prima di pensare effettivamente alla sfida, un saluto agli ex Stefano Lucchini e Guido Marilungo, entrambi per la prima volta da avversari.