22 maggio 2005: Per non dimenticare le "Fantasie che volano libere"

22.05.2013 08:00 di  Stefano Orengo   vedi letture
22 maggio 2005: Per non dimenticare le "Fantasie che volano libere"
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Sul campo non fu un giorno felice: la sorte fu maligna e non sorrise a chi se lo sarebbe meritato, ma quel 22 maggio 2005 venne fuori più che mai l’amore per i colori blucerchiati. Al "Ferraris" la Sampdoria giocava contro l’Inter e la formazione di Novellino aveva già in mano la qualificazione UEFA, con il sogno nel cuore di raggiungere quel quarto posto che avrebbe voluto dire Champions League. A nulla bastarono le occasioni dei Flachi e i legni colpiti da Pisano, Kutuzov ed Edusei, perché Adriano in contropiede portò la vittoria alla causa nerazzurra, lasciando al palo i blucerchiati staccati di un punto dall’Udinese.

Quello che però venne fuori quel giorno furono gli applausi della gente Sampdoriana ai propri beniamini che ce l’avevano messa tutta, cercando in ogni modo di superare anche la sfortuna. Molta delusione, ma tanti applausi, per un ambiente che fin dal pre-partita aveva dimostrato di meritare l’élite del calcio europeo, con palloncini nei distinti e bandiere europee in Gradinata Nord, ad unirsi allo spettacolo fornito dalla Sud, con una delle coreografie più belle mai viste al “Ferraris”. Era il giorno della coreografia eurocerchiata in movimento, scandita dallo scorrere dei secondi urlati dalla Gradinata: era il giorno delle "Fantasie che volano libere".