Ferrero: "Cassano rifiuta tutte le soluzioni prospettategli. De Laurentiis non cede Chiriches"

31.08.2016 15:55 di Andrea Vazzoler   vedi letture
Ferrero: "Cassano rifiuta tutte le soluzioni prospettategli. De Laurentiis non cede Chiriches"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca

Massimo Ferrero è al lavoro per valutare se possono esistere i presupposti per chiudere alcune trattative in casa Sampdoria in queste ultime ore di calciomercato. Ai microfoni di Radio Crc nel corso di "Si gonfia la Rete", il Presidente blucerchiato ha parlato a trecentosessanta gradi partendo dal nuovo tecnico Marco Giampaolo, passando per l'ultimo acquisto Dennis Praet e alle voci su Vlad Chiriches:

"Giampaolo ha preso in mano una sceneggiatura e sono certo che farà un grande film. Ho avuto la fortuna di assumere quattro allenatori, ma non ho mai visto un tecnico come Giampaolo, è il numero uno perché insegna calcio. Praet era richiestissimo, ma ero convinto di riuscire a prenderlo. Parlammo col papà, con la presidenza dell'Anderlecht e mettemmo sul piatto un po' di soldi cash. Chiriches? Tra 4 ore finisce tutto. Lo volevo, l'ho chiesto, ma De Laurentiis se lo tiene stretto, non lo cede. Ho concluso 59 operazioni tra entrate e uscite, sono stremato. Regini è un grande talento e quest'anno sboccerà".

Ovviamente non poteva mancare una domanda a Ferrero su Antonio Cassano che sembra fermo sulla sua decisione di rimanere alla Samp:

"Cassano non fa più parte della Sampdoria, ma rifiuta tutte le soluzioni prospettategli e non capisco perché. E' fuori rosa. Si è comportato molto male con me e questo deve servirgli da lezione, nel calcio la riconoscenza è un optional, si guarda solo ai soldi e si fanno guerre stupide. Cassano ha deciso di allenarsi da solo e fare la vittima sacrale e non lo capisco perché è un bravo ragazzo, ma è consigliato male. E' un bravo giocatore, nulla si può dire sul suo talento naturale, ma perché non va a giocare? Non mi parla quindi non posso fargliele queste domande, dovrei convocarlo. E' come se facesse una ripicca nei confronti della Samp, ma chi ama la squadra non fa queste cose. Perchè stare lì e usare la sua carriera solo per continuare a far parlare di lui? Non capisco a cosa serve anche perché così facendo si fa del male da solo. Ha ancora un paio di anni per potersi esprimere. A giugno mi ha dato la mano e mi ha detto che sarebbe andato via dopo il cambio tecnico: Montella è andato via mentre Cassano è ancora lì e si sta facendo del male da solo, questa cosa mi si spezza il cuore. Gli ho anche detto che gli avrei pagato lo stipendio pur di farlo giocare, ma credo voglia finire in questo modo ed è brutto ricordare Cassano così. Deve andare ad Entella o allo Spezia e portare la squadra in A, solo dopo potrà attaccare le scarpine al chiodo con un ultimo trofeo. L'unico errore che ho fatto è averlo portato alla Sampdoria, ad oggi posso dire solo questo".