Fascetti: "Cassano ha buttato via un 60% di carriera. Sono le ultime cartucce da sparare"

L'ex tecnico Eugenio Fascetti si è espresso sulla sconfitta blucerchiata con il Vojvodina e sul mercato della Samp, soffermandosi su Antonio Cassano, che ebbe modo di allenare agli esordi:

"Mettere già in discussione l'operato di Zenga mi sembra eccessivo. O prima non erano convinti quando l'hanno preso, o altrimenti bisogna lasciarlo lavorare per tre-quattro mesi. Cambiarlo ora sconfesserebbe tutto. Non trovo giusto che la squadra e l'allenatore debbano andare sotto la curva a chiedere scusa; scusa di cosa? Lo sanno loro di aver sbagliato e devono rimediare.

Zenga ha girato il mondo, quindi doveva sapere che gli slavi sono sempre pericolosi, giocano bene a calcio e se gli affronti senza grinta vai incontro a queste delusioni, perché sono tecnicamente molto preparati. Poi sono andati in vantaggio subito e il resto è stato un massacro.

Cassano? Non so in che condizione è, ma mi auguro che se fosse reintrodotto nella Sampdoria lo faccia un po' ragionare, magari è un po' tardi, perché ha buttato via un 60% di carriera. Sono sei-sette mesi che è fermo, che si sia allenato bene ho i miei dubbi - riporta Sampdorianews.net -. Se è convinto potrebbe dare molto, magari aspettandolo un mesetto, un mesetto e mezzo; mi auguro che abbia capito che sono le ultime cartucce da sparare e mi auguro che le spari bene. Cassano non ha fatto quello che ognuno di noi pensava potesse fare, ma una buona carriera l'ha fatta, Balotelli ancora non ha fatto il titolare da nessuna parte, è diventato un fenomeno mediatico,  si intravede un gran giocatore ma ancora lo deve dimostrare. Si sta scorgendo che ormai l'hanno chiuso, nessuno rischia Balotelli. Non si dovrebbero più fare lunghi contratti, soprattutto a certi tipi di giocatore. Deve trovare una squadra che paghi anche il suo ingaggio, ci sono voci che il Liverpool sia disposto a pagarne una parte pur di levarselo di torno, è grave a 25 anni", ha dichiarato ai microfoni di Tuttomercatoweb.com.