ESCLUSIVA SN - Collovati: “Zenga è molto preparato. La Samp ha il dovere di andare avanti in Europa League”

Dai nostri inviati a Castiglioncello Diego Anelli e Andrea Piras
29.06.2015 22:12 di  Rudy Maccherozzi  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA SN - Collovati: “Zenga è molto preparato. La Samp ha il dovere di andare avanti in Europa League”
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© foto di Federico De Luca

In occasione dell’evento di premiazione TMW Awards che si è svolto a Castiglioncello, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di ascoltare le opinioni dell’ex calciatore dell’Inter Fulvio Collovati, sui temi di attualità riguardanti il club blucerchiato.

Un tuo bilancio sulla gestione targata Massimo Ferrero: quando è arrivato a Genova c’era un po’ di scetticismo, ma ad oggi il campo gli sta dando ragione.
“La gestione è sicuramente positiva, non solo dal punto di vista suo come Presidente, ma sia lo staff tecnico sia quello dirigenziale hanno lavorato bene. In riferimento scorso, la Samp ha fatto un ottima campagna acquisti ed ha svolto un campionato per tutta la stagione nella zona di classifica per le coppe europee. Peccato per aver perso un grande allenatore come Mihajlovic. La gestione di Ferrero per l’anno scorso è stata da 9 come voto, 10 se la Samp avesse raggiunto la Champions League. Non so dirti cosa potrà succedere l’anno prossimo: l’allenatore è un altro, ma Zenga è molto preparato, e dipenderà anche da quali giocatori arriveranno e quali altri rimarranno. Il giudizio per la nuova stagione sarà quindi relativo a questi fattori”.

Zenga può essere l’uomo giusto, anche per carisma, per il post-Mihajlovic?
“Walter ti posso garantire che ha carisma e personalità, e a volte si scontra pur di tenere il gruppo aggregato anche con i media. In un’annata positiva devono esserci tante componenti: non solo la bravura dell’allenatore, ma anche ad esempio un Eder che segna 15 gol e una difesa che subisce poco”.

Il Torino ha dimostrato quest’anno che si può disputare una buona Europa League anche senza un organico di primissima fascia. Secondo te la Samp ha il dovere di puntare al massimo in questa competizione, anche a costo di perdere qualche punto in campionato?
“Sicuramente ritrovarsi i primi di luglio per iniziare la stagione comporta un dispendio di energia maggiore per il finale, quindi magari qualcosa la Samp potrà poi perdere. Penso che per una questione di prestigio non si debba sacrificare l’Europa League. E’ un dovere per una squadra di Genova andare avanti in Europa, ed è quello che vuole anche la gente”.

Ti aspettavi che la permanenza di Eto’o durasse solamente sei mesi anche dopo il grande impatto mediatico di gennaio? A Genova qualcuno forse si aspettava di vedere un giocatore più decisivo, anche se non più ai livelli dell’Inter.
“Quando questi giocatori sono a fine carriera c’è sempre qualche perplessità, perchè ormai vanno a disputare gli ultimi anni per guadagnare di più o perchè piace una certa città. Non mi sono stupito quando è arrivato, nè meravigliato quando è andato via. Personalmente non prenderei mai un giocatore di 35-36 anni a fine carriera. Ha dato tanto, ma avrebbe potuto avere forse un po’ più di riconoscenza nei confronti della Sampdoria”.

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